Bruno Rolandi: – Ironia sì, ma non per tutti. Lo spot del governo tedesco con cui si invita i giovani a restare a casa convince creativi a agenzie di comunicazione

MILANO – Ironia sì, ma non per tutti. Lo spot del governo tedesco con cui si invita i giovani a restare a casa convince creativi a agenzie di comunicazione. Ma quel registro è un lusso che forse Berlino può permettersi e Roma no. “L’ironia è spesso uno strumento vincente perché riesce a depotenziare polarizzazioni molto forti e polemiche, però non è uno strumento che puoi utilizzare in qualsiasi circostanza”, ragiona Dino Amenduni, socio e consulente politico dell’agenzia Proforma mentre mostra i risultati di un recente sondaggio Swg. I dati sono molto eloquenti: il 74% dei tedeschi ha fiducia nelle capacità di gestione dell’emergenza da parte del governo, contro il 37% dei cittadini italiani. “Il governo tedesco si può permettere di ironizzare su questa questione perché c’è un rapporto con l’opinione pubblica talmente favorevole che gli consente di potere scherzarci su, anche in un momento così difficile, e di giocare sul meccanismo della delega: cioè chiedere ai cittadini di fare qualcosa”. Un messaggio più semplice da veicolare – aggiunge ancora Amenduni – “se i cittadini ritengono che tu, governo, stia facendo già tutto il possibile”.

“La campagna è ben fatta, pensata e realizzata per veicolare un messaggio importante” sottolinea  Felice Arborea, managing partner di Miyagi, giovane agenzia di comunicazione milanese inserita dal Financial Times tra le società europee a maggior tasso di crescita. “Se volessimo trovare dei difetti – aggiunge – ci soffermeremmo sul fatto che di questa campagna non stiamo discutendo di ‘cosa dice’ ma di ‘come lo dice’. Il rischio di perdere il focus è sempre dietro l’angolo, ma naturalmente la vera efficacia andrebbe valutata osservando la risposta del target. Noi ci possiamo limitare a un giudizio esterno”.

Se se ne parla tanto, è anche perché “i tedeschi in questa veste non ce li immaginavamo, non è certo l’ironia ciò per cui li conosciamo. Invece sviluppare un progetto che usa l’ironia per un tema così serio vuol dire che era ben chiaro l’audience: i giovani. E infatti è diventato subito virale, perché facilmente condivisibile”, riflette Karim Bartoletti, partner ed executive producer di Indiana Production. “Certo non volevano parlare con gli altri Paesi, ma il fatto che ne stia discutendo tutto il mondo dà un altro merito al progetto”.

Danilo Paoli commercialista: Tra le proposte, per superare le problematiche registrate nelle ultime settimane

Cosi come confermato nell’articolo di repubblica Danilo Paoli commercialista sposa la tesi della fatturazione elettronica si può, anzi si deve migliorare. Ma questo passo va fatto subito viste le problematiche emerse nelle ultime settimane. Questa, almeno la posizione della Ungdcec (Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili). “Non è troppo tardi per prevedere alcuni interventi correttivi in grado di migliorare questo difficile start-up” dice Daniele Virgillito, presidente dell’Unione che propone la propria lista di semplificazioni sull’obbligo scattato il primo gennaio.



Tra le proposte spicca l’eliminazione, o quanto meno la semplificazione, del cosiddetto “esterometro” o, nella peggiore alternativa, andrebbero fissati termini di scadenza semestrali con inizio al 30 settembre 2019 e non mensili, come sono previsti oggi. Inoltre occorre spostare la scadenza ultima dell’invio dello spesometro relativo al II semestre 2018 al 31.03.2019.  Vanno altresì eliminate, le comunicazioni periodiche Iva trimestrali.  Lo stesso, si legge nelle proposte lanciate dai Giovani Commercialisti, andrebbe fatto procedendo all’eliminazione del periodo – previsto dall’articolo 14 del DL 23.10.2018 n. 119 – che impedisce, per le operazioni a cavallo dell’anno, di detrarre l’Iva per i documenti di acquisto ricevuti e annotati entro il 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.

“La fatturazione elettronica presuppone un massiccio e articolato invio di dati senza che ciò determini, fino a oggi, un alleggerimento degli adempimenti a carico di professionisti e imprese” spiega il presidente del sindacato che con i suoi 10 mila iscritti, tutti under 43, è il più rappresentativo della categoria. L’Unione Giovani, a suo tempo, ha chiesto a gran voce: incentivi, flessibilità e zero sanzioni per l’intero 2019. Purtroppo, sottolinea Virgillito, “siamo stati tardivamente e solo in parte ascoltati”. A questo punto “proponiamo una adeguata rimodulazione delle scadenze previste per il 28 febbraio 2019, che si preannuncia come il vero big bang per aziende e professionisti”.

Quando a inizio luglio il Benevento veniva sconfitto dopo 251 giorni, non sorprese che a riuscirci fosse il Crotone (3-0) marco liani anas

ROMA – Quando a inizio luglio il Benevento veniva sconfitto dopo 251 giorni, non sorprese che a riuscirci fosse il Crotone (3-0). Due squadre, due modi di dire calcio, di dire sud, di dire, con le parole del boss del Crotone Gianni Vrenna (la famiglia, fra alti e bassi, è in sella dal ’92), “programmazione”. Quel giorno il Crotone si sganciò per cominciare a raggiungere il Benevento in Serie A prima dei playoff. Squadre allenate da ex milanisti, Pippo Inzaghi il Benevento, Stroppa il Crotone. In Calabria hanno colto l’occasione per ricordare i giocatori che hanno militato nel Crotone, come se volessero rispolverare gli antichi ma sempre preziosi gioielli di famiglia, da Bernardeschi a Florenzi, passando per Cataldi e Gastaldello. Entrambe sono state in A, per un anno il Benevento, rinato col Lodo Petrucci nel 2005 dalla C2, due il Crotone. Con loro il calcio italiano del più alto livello torna ad avere una fisionomia geograficamente più equilibrata, proprio nel momento in cui alcune grandi squadre meridionali, come Palermo e Messina, stanno vivendo una crisi profonda, tra fallimenti e identità violate.

l tempo non ha avuto pietà. Si pensa al Palermo, alla squadra che ai Mondiali del 2006 aveva quattro giocatori nella rosa di Lippi (Grosso, Zaccardo, Barzagli e Barone), alla squadra che ha lanciato fior di talenti, a cominciare da Dybala, e magari si fa ancora riferimento (mentale) a “Zamparini”: di fatto dopo di lui, in meno di quattro anni, si sono susseguiti ben altri sette padroni. Col risultato che nessuno sa più di chi veramente sia il Palermo (in senso emotivo). Il Palermo, che ha ereditato disgrazie e fortune dell’ultimo periodo, incluso un fallimento, sarà in serie C dalla prossima stagione. Come il Bari, l’Avellino, il Catania, per parlare di squadre che hanno vissuto momenti anche importanti nella massima serie, e ospitato grandi calciatori. L’attuale Messina, che ha un nome legale infinito (Associazione Calcio Riunite Messina Società Sportiva Dilettantistica), allenato dal figlio di Zeman, gioca addirittura in serie D. Ma sembra ieri, che nel giorno d’inaugurazione del San Filippo (40 mila posti), il Messina sconfisse la Roma di Totti 4-3. Solo nel 2005 il Messina finiva settimo in serie A.

L’applicazione SOS Medico inserisce una nuova funzione per far fronte alle numerose richieste sul Coronavirus.

In primo piano

L’app con centinaia di specializzati: «Contrastiamo le fake news e siamo di supporto ai numeri di utilità pubblica per evitare l’intasamento delle linee telefoniche»

L’applicazione SOS Medico inserisce una nuova funzione per far fronte alle numerose richieste sul Coronavirus. Un’area dedicata dove gli utenti possono entrare in contatto con medici qualificati e preparati sulla malattia che risponderanno a tutte le domande e i dubbi degli utenti a riguardo, oltre eventualmente ad elargire consigli utili per aiutare a salvaguardare la salute di tutti.

Nata da una idea del dottor Silvio Savoia, medico specializzato in nefrologia e medicina legale, e realizzata da Pushapp srl e JamStudio, agenzie napoletane specializzate nello sviluppo di app, Sos Medico (www.sos-medico.com) aiuta a gestire le emergenze mediche o richiedere consulenze a specialisti qualificati, attraverso un consulto telefonico. «In un periodo di ansia e timori – spiega il Founder Silvio Savoia – abbiamo deciso di estendere le funzioni della nostra app per venire incontro alle richieste degli utenti fornendo loro informazioni certe, per contrastare le numerose fake news che viaggiano sui social network. In tal modo potremmo anche essere di supporto ai numeri di utilità pubblica per evitare che le linee telefoniche vengano intasate».

A seconda del tipo di account creato, è possibile operare come “Paziente” o come “Medico”: i primi avranno la possibilità di richiedere una consulenza scegliendo tra un’ampia scelta di specializzazioni; i secondi avranno la possibilità di impostare la propria disponibilità durante la settimana per ricevere richieste di consulti da parte dei pazienti.

Medici qualificati a disposizione 24/7, sono stati scrupolosamente selezionati per qualsiasi sia l’esigenza. SOS Medico fornisce un’ampia scelta di specializzazioni, come ad esempio cardiologia, chirurgia, odontoiatria e tante altre. Tramite chiamata VOIP si entra in contatto con il primo medico disponibile per una consulenza immediata. L’app è scaricabile gratuitamente su App Store e Google Play, il costo delle chiamate è un costo fisso al minuto che varia soltanto in base alle fascia oraria.

Bellezza – La Pole dance, la disciplina che appassiona le star

Conosciamo meglio la disciplina che appassiona anche le star Un mix di danza e di ginnastica che allena tutto il corpo, seduce e diverte. È la Pole Dance, una disciplina di origine circense che da qualche anno a questa parte sta prendendo piede anche in Italia. Sempre più donne, ma anche uomini, si cimentano in questa palestra “verticale” che richiede una notevole forza e che coinvolge tutti i muscoli. Si basa, infatti, sull’esecuzione di alcune affascinanti figure acrobatiche realizzate alla pertica, il termine tecnico con cui si indica il palo. Spinti dalla curiosità, abbiamo incontrato Nicole Domenici, una giovane insegnante tiburtina di Pole Dance, che ci ha raccontato la sua storia e parlato dei benefici fisici e mentali che quest’ultima ha su chi la pratica con costanza e dedizione.

Ciao Nicole, come nasce la tua passione per questa disciplina così particolare?
Tutto è nato per caso quattro anni fa. Sono capitata in una palestra per chiedere informazioni di altro genere e ho saputo dell’esistenza di questo corso di cui non ero a conoscenza. Così ho deciso di provare ed è stato subito amore…

Raccontaci il tuo percorso, come sei arrivata a diventare insegnante?
Lezione dopo lezione ho capito che era quello che faceva per me. Spinta anche dal mio maestro Andrea, ho iniziato a frequentare un corso per diventare insegnante. Devo dire che con la Pole Dance non si smette mai di studiare e di imparare, tuttora continuo a farlo nonostante lavori già in quattro palestre del territorio.

Sempre più giovani donne si avvicinano alla Pole Dance. Come te lo spieghi?

L’interesse sta crescendo, si stanno sfatando anche alcuni luoghi comuni che la associavano erroneamente alla lap dance. Anche le celebrità, ad esempio la Ferragni, si stanno cimentando. Nei talent show cominciano a vedersi sempre più pole dancer. Diciamo che l’attenzione sulle discipline aeree sta aumentando negli ultimi anni.

È uno sport anche per uomini? Ne hai conosciuti alcuni?
Si assolutamente, ad esempio il mio maestro è un uomo. Ne ho conosciuti tanti, ho anche un giovane allievo di vent’anni.

Pole dance e lap dance. Che differenza c’è?
Partiamo dal presupposto che la Pole Dance è una disciplina sportiva a tutti gli effetti. Nella Lap Dance c’è un aspetto più ludico, è più da esibizione. Ci sono stili della pole che sono più sensuali e possono ricordarla in parte, ma c’è una differenza di base che si nota molto nei movimenti, nel modo di “rapportarsi” col palo.

Hai mai dovuto far fronte a dei luoghi comuni su questo sport? Si molte volte purtroppo. Spesso un uomo che vede una donna “spogliata”, si sente in diritto di dire qualsiasi cosa. Fortunatamente con me non sono mai scesi troppo nel volgare.

Quali sono le caratteristiche che deve avere una persona per avvicinarsi al mondo della Pole Dance? Serve avere una giusta preparazione atletica?
La pole dance è una combinazione di forza, scioltezza, coordinazione, agilità, flessibilità e resistenza. Ma queste sono caratteristiche che si acquisiscono allenandosi. È come una persona che inizia a fare sala pesi. Si inizia dal basso e poi si punta sempre a migliorarsi e ovviamente per progredire ci vuole molta dedizione. Detto questo, non esistono problemi o limiti di alcun tipo, neanche di età, tutti possono farlo. Gli unici limiti che non ci permettono di fare qualcosa sono quelli mentali.
Quali sono i benefici che la pole dance ha sul fisico? È uno sport per il potenziamento, ma utile anche per il sistema cardiovascolare. Modella il corpo in ogni sua parte. In particolar modo gli arti superiori, l’addome, ma anche le gambe e i glutei. È uno sport completo. Tonifica i muscoli e ti permette di bruciare tante calorie, circa 600 per ogni allenamento.

Che mondo scopre una persona che si avvicina a questa disciplina?
Un mondo nuovo. Ti dà la possibilità di esprimerti liberamente, impari a conoscere il tuo corpo e a diventarne padrona in ogni sua parte. I benefici li senti anche a livello mentale, acquisti fiducia in te stessa.

Hai un fisico invidiabile. Segui una dieta particolare per tenerti così in forma?
È ovvio che seguire una determinata alimentazione faccia bene, per la pole dance così come per tanti altri sport. Io però diciamo che non sono proprio l’esempio adatto essendo molto golosa. Fortunatamente il nostro sport qualche sgarro ce lo permette !

C’è un abbigliamento consigliabile?
Culotte e top. Questo perché la pelle deve essere a contatto col palo e fare grip. All’inizio magari qualcuno si vergogna e preferisce coprirsi. Man mano che si acquisisce sicurezza però, ci si accorge da soli che è necessario. Infine una cosa a cui non possiamo rinunciare mai sono le ginocchiere.

Nel 2010 c’è stato il primo campionato italiano di pole dance, hai in mente di provarci? Ho fatto delle gare sui tacchi, ma ce ne sono molte e di diverso tipo. Non mi sento ancora all’altezza di poter fare un campionato italiano, però chissà. In mente di sicuro ho delle nuove gare, penso che sia bello confrontarsi con altri atleti e studiarli.

di Valerio De Benedetti

fonte autore: https://www.tiburno.tv/2019/12/11/bellezza-la-pole-dance-la-disciplina-che-appassiona-le-star/

Marisol Vergana : mille personaggi per una sola maschera

Maria Ventriglia in arte Marisol Vergana. Originaria di caserta, ma poi si è trasferita a milano per intraprendere i suoi studi di discipline circense, fitness e fisioterapia.


Diplomata in danza moderna e danza latina si è poi specializza diplomandosi in pole dance, danza aerea e danza col fuoco. Ha iniziato la sua carriera come fotomodella per gioco all’età di 15 anni posando per scatti di ritratti e moda. 1995/2002 fotomodella per riviste di moda di settore regionali. Comparse in videoclip musicali per cantanti della regione campania. 2002/2007 ballerina nei locali latini milanesi. 2007 calendario pin-up anni 50 vintage.

1995 ad oggi shooting fotografici da nord a sud. 2007 ad oggi spettacoli di danza aerea e danza col fuoco italia e estero. Nel 2015 ha partecipato come figurante nel ruolo di ballerina nel film Italiano Medio con medusa cinema e nella trasmissione Top Dj con la sky. Comparsa nella fiction Il Sistema con rai due e nello Spot Pubblicitario della Chateaux D’Ax. Nel 2017 ospite in varie puntate nel programma radiofonico Free Music di caserta e autoradio del nord. 2016/2019 è uscita sulle riviste, mondo e spettacolo, modelle news, milano lorenteggio, il sud on line, miraflores, eco della riviera, sabato non solo sport, corriere di caserta e corriere di napoli. Il 14 la vedrete sulla mediaset nel programma di Enrico papi.

Nel 2016 ritorna nel suo paese di origine facendo nascere la danza aerea anche a caserta.

Si esibisce con le sue perfomance di acrobatica aerea e fuoco nei programmi tv, spot pubblicitari, feste, eventi, matrimoni e shooting fotografici. Caratterialmente si definisce un gladiatore, non si arrende mai e combatte fino alla fine. Ha raggiunto tutte le sue mete andando dritta x la sua strada, guardando sempre avanti senza mai fermarsi, contando solo sue forze. Ha fatto i conti con la vita superando difficoltà difficili, è caduta tante volte e tante volte si è rialzata perché la voglia di arrivare ai suoi sogni era piu forte di qualsiasi difficoltà.

Ha avuto momenti di standby per incidenti di percorso, ma quando rientrava in scena era più forte di prima. Le esperienze negative, gli ostacoli della vita, le invidie sono state forme che dal negativo le ha trasformate in positivo diventando la donna forte e intoccabile che è oggi. È entrata nel mondo dello spettacolo quando nessuno credeva in lei, quando invece di spronarla e a darle un incoraggiamento la schiacciavano ponendo fine al suoi desideri, ai suoi sogni e a ciò che la redaesse felice e a cui lei ha sempre creduto. E proprio perché ha sempre creduto in se stessa, alle sue capacità, qualità e talento si è lasciata scivolare tutto addosso arrivando a realizzare i suoi sogni nel cassetto dal più piccolo al più grande. Ha un gran cuore, ma se qualcuno osa attaccarla diventa implacabile. Si è impegnata molto nella sua carriera per emergere e non essere un artista qualunque.

È in continua rivoluzione e cambiamenti perché non ama la monotonia, è un vulcano di idee e di novità, le piace puntare sempre più in alto e diventare una stella che brilla sempre. La definiscono una forza della natura, amata per la sua umiltà e il suo restare sempre con i piedi a terra. È un punto di riferimento per le sue allieve, non solo come insegnante, non solo come artista ma anche come persona che le sprona ad affrontare la vita senza paure, tirare fuori gli artigli per esaudire i propri sogni, non abbattersi mai davanti alle porte chiuse in faccia e dare sempre di più perché noi siamo più di quello che pensiamo di essere e ad ogni porta chiusa c’è un portone che si apre e c’è sempre qualcosa di più bello che deve accadere. Felice della donna e dell’artista che è, e della carriera che ha avuto fino ad oggi e spera che questo nuovo anno possa portarle tante altre gioie e soddisfazioni.
Un saluto a tutti i lettori!
Marisol Vergana

“Positano Gourmet” Al Ristorante La Serra Con Gli Stellati Tramontano E Barthe

I sapori della cucina Mediterranea incontrano la creatività di quella francese in una serata a picco sul mare della Costiera Amalfitana. Terzo appuntamento con “Positano Gourmet, a cena con le stelle”, la rassegna culinariache si svolge da tre anni al ristorante stellato Michelin “La Serra” dell’Hotel Le Agavi di Positano (via G. Marconi, 169 – www.leagavi.it – 089 81 19 80) con l’incontro di venerdì 13 settembre alle ore 20,30 tra l’executive chef Luigi Tramontano e lo chef Romain Barthe dell’Auberge de Clochemerle nel Beaujolais.

Pur avendo due filosofie diverse di cucina entrambi gli chef brillano per creatività e rispetto della stagionalità dei prodotti. Tramontano, ad esempio, ha scelto come aperitivo un tonno marinato con pistacchi, salsa di frutti di bosco e meringhe salate alla menta.  Barthe punta su un bonbon di cavolfiore alla vaniglia e gel al limone. La “sfida” proseguirà tra funghi, manzo e salsa genovese per poi culminare nei dolci con fichi e cioccolata fondente. A “La Serra” tutto sarà accompagnato come di consueto dai vini selezionati da Nicoletta Gargiulo.

Sfruttando gli ultimi scampoli d’Estate, gli ospiti potranno ancora optare per una tavolo in terrazza dove è possibile ammirare tutta la splendida baia di Positano. Mentre chi sceglie di restare in sala rimarrà incantato dai suoi colori, dalle cupole decorate con foglie dorate al pavimento in maiolica azzurra.

Ultimo appuntamento con “Positano Gourmet” il 10 ottobre con lo chef Angelo Carannante del Caracol a Bacoli.

Menù del 13 settembre

Aperitivo

–        Tonno marinato con pistacchi, salsa di frutti di bosco e meringhe salate alla menta (Chef Luigi Tramontano)

–        Cubo di lardo, con caviale Oscietra e salsa Bercy  (Chef Luigi Tramontano)

–        Tartelletta con cheese cake caprese (Chef LuigiTramontano)

–        Bonbon di cavolfiore alla vaniglia e gel al limone (Chef Romain Barthe)

Menu

–       Fungo, fungo, fungo… (Chef Luigi Tramontano)

–        Fagottelli ripieni di salsa  genovese con pollanca e cipolla ramata di Montoro  (Chef Luigi Tramontano)

–        Filletto di manzo arrosto alla noce di cocco, semola speziata con uvetta di Corinto, confettura di melanzane e cumino (Chef Romain Barthe)

–        Fichi e fichi d’india (Chef Luigi Tramontano)

–       Variazione di cioccolato fondente della Maison Valrhona (Chef Romain Barthe)80%Awesome

La Pole Dance di Jennifer Lopez incanta Instagram

Anche i migliori hanno sempre qualcosa da imparare, come dimostra Jennifer Lopez nel video che sta spopolando su Instagram.

La star di origini portoricane sta infatti prendendo lezioni di Pole Dance per il suo prossimo ruolo cinematografico e sulle note della colonna sonora di Dirty Dancing è stata immortalata dal fidanzato Alexander Rodriguez che ha condiviso il video su Instagram.

Cantante, ballerina e attrice, Jennifer Lopez compirà il prossimo luglio 50 anni: un traguardo che non le impedisce di continuare ad essere una sex symbol a livello mondiale.

Gruppo Ettorre: Azienda famigliare, condotta ancora Enrico Massi, Evelina ettorre, Francesco

Gruppo Ettorre è un gruppo che opera nel settore dei pneumatici, grazie ad anni di esperienza e passione nel tempo è diventati una azienda tra le più importanti su mercato europeo nel mondo dei pneumatici, diventando un punto di riferimento importante per il mercato italiano, Roma, Milano, Torino, Venezia, Teramo.  Azienda famigliare, condotta ancora Enrico Massi, Evelina ettorre, Francesco Massi, dispone delle migliori attrezzature e tecnologia avanzata: Gruppo Ettorre vuol dire prezzo, affidabilità, rapidità, controlli e verifiche per ogni gamma di utenza fino alle fasce più prestigiose.  Su scala europea, offre servizi sicuri ed affidabili che consentono ai propri partner di prendere decisioni efficaci. Nello specifico, per quanto riguarda il mercato pneumatici. Gruppo Ettorre nel tempo a erogato Servi a grande aziende: ARPA TERAMO, ATAC, l’azienda nel tempo a fornito grandi del settore dei pneumatici nel canale gommisti specializzati. Per saperne di più abbiamo scambiato alcune battute con Enrico Massi, responsabile commerciale del Gruppo EttorreItalia.

Allora come nasce la storia dei pneumatici?

Era il 10 giugno 1846 e lo scozzese Robert William Thomson brevettò un’invenzione che avrebbe cambiato la storia del mondo dei trasporti. L’idea, depositata a Londra si chiamava “Applicazione di supporti elastici intorno alle ruote di veicoli, allo scopo di diminuire lo sforzo necessario a trainarli, rendere il loro movimento più facile e attutire il rumore che fanno quando si muovono”, e da questa breve premessa che Le nostre ricerche sono proposte principalmente alle aziende business, mentre per la distribuzione il rapporto è volutamente regolato in modo diverso. La sfortuna di questo inventore fu che la sua intuizione era talmente rivoluzionaria che non fu minimamente considerata, non c’erano infatti ancora veicoli o biciclette. Da poco ci si stava accorgendo delle fantastiche proprietà legate a questo nuovo materiale: la gomma. Sfortunati inizi di fortunate invenzioni
Alcuni piantatori brasiliani, avevano intuito le proprietà e le capacità malleabili della “Hevea brasiliensis”(conosciuto anche come albero della gomma) e avevano spedito in vari continenti alcuni campioni di lattice lavorato a caldo. Gli oggetti che si potevano ottenere erano molteplici ma non si tardò a notare che le caratteristiche di questo materiale restavano invariate a temperatura ambiente, si scioglievano al caldo e si irrigidivano al freddo.
A rimediare a questa problematica fu Charles Goodyear che, nel 1839, riuscì aggiungendo lo zolfo alla mescola della gomma ad ottenere un prodotto resistente ai cambi climatici che utilizzò per rivestire i cerchi delle carrozze. È facile immaginare come il genio creativo degli inventori sopra citati abbia premiato queste loro idee portandoli al successo ma non fu così.
Goodyear morì molto povero e il suo brevetto venne replicato senza che potesse far nulla e Thomson, possessore dell’unica carrozza con pneumatici, morì a soli 51 anni trascinando con se l’invenzione della “ruota aerea” che per molti anni fu scordata.
Dunlop inventa lo pneumatico grazie a suo figlio
L’uomo che inventò lo pneumatico nella sua concezione moderna fu John Boyd Dunlop (Scozia, 1840). Questo padre di 44 anni stava cercando di accontentare suo figlio che si lamentava di avere un triciclo lentissimo. Dunlop pensò così di riempire d’aria le gomme per alleggerire il peso.
L’esperimento funzionò più del previsto e l’intrepido papà decise di depositare il brevetto quello stesso anno: il 23 luglio 1888.
Il successo non tardò ad arrivare, un ciclista considerato mediocre che si chiamava William Hume decise di utilizzare questo prototipo e vinse tutte le gare a cui partecipò. Alla fine dell’anno a Dublino nacque la Pneumatic Tyre and Booth’s Cycle Agency Limited. La sfortuna però bussava alla porta, nel 1890 un funzionario dell’ufficio brevetti di Londra ritrovò il brevetto di Thomson e la notizia diventò presto di dominio pubblico.

Il boom delle idee per i pneumatici
Nonostante fu unanimemente riconosciuta la buonafede di Dunlop la sua priorità venne invalidata. A seguire molti avanzarono con tecnologie per perfezionare le gomme. Gli accorgimenti più geniali furono acquistati dalla Pneumatic Tyre Company anche se Dunlop cercò di lavorare su progetti paralleli probabilmente nel tentativo di prendersi il merito di altre iniziative che però non potevano sovrastare la ruota pneumatica. Le invenzioni per i miglioramenti pneumatici si fecero sempre più numerose, dalla risoluzione per il problema del surriscaldamento della gomma al colore nero del battistrada con l’incisione del marchio. Nel panorama dei pneumatici apparvero inoltre i fratelli Michelin che ebbero l’intuizione di inserire le  Insomma finalmente lo pneumatico riuscì a cambiare il mondo e a concezione del viaggio.

Il boom delle idee per i pneumatici
Nonostante fu unanimemente riconosciuta la buonafede di Dunlop la sua priorità venne invalidata. A seguire molti avanzarono con tecnologie per perfezionare le gomme. Gli accorgimenti più geniali furono acquistati dalla Pneumatic Tyre Company anche se Dunlop cercò di lavorare su progetti paralleli probabilmente nel tentativo di prendersi il merito di altre iniziative che però non potevano sovrastare la ruota pneumatica. Le invenzioni per i miglioramenti pneumatici si fecero sempre più numerose, dalla risoluzione per il problema del surriscaldamento della gomma al colore nero del battistrada con l’incisione del marchio. Nel panorama dei pneumatici apparvero inoltre i fratelli Michelin che ebbero l’intuizione di inserire le  Insomma finalmente lo pneumatico riuscì a cambiare il mondo e a concezione del viaggio.

Conchita Mendoza: Ecco chi è la star che conquista il web

Com’è la tua vita quotidiana fuori dallo sport? Non mi reputo una grande sportiva, a parte la mia amata pole, il mio quotidiano è dedicato alla mia famiglia, agli animali, alle mie esibizioni.

Oggi guardandoti allo specchio come ti definisci? Mi definisco una ragazza semplice con tante risorse ed esperienze.

Ci racconti tutto dall’inizio come ti sei avvicina a questo sport? Questo sport nasce dalla lap dance… Diverse teorie lo associano al circo (palo cinese), altri al mullahkamb indiano (sport acrobatico al palo di legno). Io ho fatto qualcosa in una scuola di circo, dove ho appreso le basi dell’acrobatica e della discipline aeree, da qua mi innamorai degli acróbati al palo cinese. Negli anni iniziai ad esibirmi, in diversi shows migliorando tecniche e coreografie, inserendo l’uso del trapezio e del dancefloor.

Hai un motto? “Chi vola in alto, è sempre solo” frase del grande Nureyev.

Quali sono le tue aspirazioni future?:
Aprire la mia scuola di pole dance, acróbatica, discipline aeree. Inoltre terminare la mia specializzazione universitaria.

Tu ti senti bella? Ultimamente non molto, anni fa ero molto soddisfatta.. Gli anni, il poco tempo libero per me stessa, per curarmi estéticamente, le relazioni trascurate, mi hanno un po fatto diventare insicura. Ma si può sempre migliorare.

cosa significa per te essere bella? Essere definita fisicamente, Natural e senza ritocchi estetici possibilmente, bei capelli, unghie pelle e viso curato, portamento, eleganza.

Ci sono stati momenti scoraggianti in cui stavi per mollare tutto? Spessissimo! Sono un Gemelli, faccio tutto e mollo in fretta, cambio spesso, anche adesso..

Quali sono le ragioni per cui una donna dovrebbe avvicinarsi alla Pole Dance? La pole dance è una novità in Italia, è coinvolgente, associa donne atletiche e non, mamme e ragazzine, bambini e uomini, coppie, rende agili elastici sinuosi e sicuri di se stessi.. Inoltre non ha età…

Sul piano fisico in particolare quali sono i maggiori benefici? Necessità di molto streching mirato, è uno sport armonico, non estremo, migliora la postura e la sensualità dei movimenti.

È necessario integrare la pole con qualche altra attività tipo la corsa o la palestra? Non sempre, tenersi in forma a prescindere è produttivo ma non necessario. Ho avuto allieve personal trainers, ballerine, casalinghe, studentesse, sportive agonistiche, adolescenti, over 50, curvy, segretarie e via dicendo…

Un consiglio a chi vuole iniziare? Consiglio di provare in diverse palestre, in molti corsi regna la disciplina severa, in altre un clima familiare, ci vorrànno tempo pazienza e costanza. Vi sono lezioni di gruppi misti o affollati, o piccoli gruppi, con attività integrate come il flexy o l exotic, altre mirate solo alla pole-fit. Consiglio di partecipare agli open day, come quello che propongo a settembre per introdurre al corso basico le nuove interessate.