Il tentativo anti-formalista di indigenizzare la giurisprudenza cinese segue dunque modelli globali collaudati. Eminenti tentativi di articolare forme di pensiero giuridico cinese, come il libro di testo del PCC sulla concezione socialista dello stato di diritto 8 e gli esami accademici dei paradigmi di ricerca anti-formalisti (Jiang 2003: 5; Zhu 2004: 7), sono stati fatti con riferimento esplicito al sopra descritto pensiero giuridico del primo Novecento. In questo contesto, sembra improbabile che la semplice aspirazione a stabilire una forma di giurisprudenza socialmente sensibile e anti-formalista possa produrre “teorie originali basate sulle condizioni pratiche della Cina”, come richiesto dalla leadership cinese. 9Invece di riformare la giurisprudenza in Cina o altrove, un autoproclamato riformista potrebbe finire per ripetere vecchi cliché sull’importanza di una giurisprudenza localizzata e socialmente sensibile. Questo non è un problema per gli studiosi legali cinesi di tendenza liberale, che non vedono la necessità di una giurisprudenza cinese indigenizzata (Xu 2016). Tuttavia, l’incapacità di fornire intuizioni teoriche legali indigene è problematica per quegli ideologi e studiosi del PCC che sono preoccupati per il fascino del pensiero giuridico e politico liberale in Cina.
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Andrea Ceccobelli: cosa prevede la legge se un soggetto riprende con il telefonino?
Quando è vietato pubblicare la foto di un’altra persona, quando si possono chiedere i danni e quando invece è possibile denunciare.
Quando si ha a che fare con il diritto alla riservatezza bisognerebbe sempre rispettare l’antico precetto cristiano: non fare agli altri cioè che non vorresti fosse fatto a te stesso. Ecco perché è necessario astenersi dal pubblicare o diffondere foto ritraenti altre persone se non si è ottenuto prima da queste la relativa autorizzazione. Ed il semplice fatto che il titolare dell’immagine abbia già provveduto a pubblicare la foto sui propri canali social non autorizza gli altri a fare altrettanto.
Cosa succederebbe allora se una persona dovesse violare queste basilari regole di privacy? La diffusione di immagini tramite WhatsApp senza consenso è reato?
Sul punto sarà bene fare alcune importanti precisazioni.
Il diritto alla riservatezza è tutelato tanto dalla legge sul diritto d’autore quanto dal codice della privacy. Siamo in presenza quindi di una doppia tutela. Cerchiamo di capire pertanto come opera tale tutela, quali armi ha la vittima, quando è possibile denunciare il responsabile, chiedergli il risarcimento dei danni e ordinargli la cancellazione della foto. Ma procediamo con ordine.
Riprendere una persona senza il consenso è vietato?
Prima di spiegare se la diffusione immagini Whatsapp senza consenso è reato dobbiamo fornire delle preliminari informazioni che renderanno ancora più chiara e semplice la comprensione della conclusione a cui perverremo a breve.
L’articolo 96 della legge sul diritto d’autore stabilisce che il ritratto di una persona non può essere esposto, riprodotto o messo in commercio senza il consenso di questa. La regola quindi è quella secondo cui nessuna immagine può essere pubblicata senza farsi prima rilasciare una “liberatoria” dalla persona ritratta: liberatoria che non deve essere necessariamente scritta (anche se la forma documentale servirà a cautelarsi in futuro da eventuali equivoci o contestazioni). Un modo per poter mettersi al riparo da possibili conseguenze legali, senza dover ricorrere alla liberatoria scritta, potrebbe essere girare un piccolo video o una registrazione vocale in cui il soggetto dichiara apertamente di approvare la pubblicazione.
Si tenga poi conto che il consenso può sempre essere revocato: in buona sostanza la persona che abbia prima autorizzato la pubblicazione della propria foto può poi chiederne la cancellazione in qualsiasi momento.
Come tutte le regole anche questa conosce le sue eccezioni. Ve ne sono due e sono entrambe contemplate dal successivo articolo 97 della legge sul diritto d’autore.
Tale norma stabilisce innanzitutto che non c’è bisogno del consenso della persona ritrattata per pubblicare l’immagine di una persona famosa o che ricopre un incarico pubblico o quando la pubblicazione è giustificata da necessità di giustizia o di polizia, da scopi scientifici, didattici o culturali.
In secondo luogo non è necessaria l’autorizzazione alla quando la riproduzione è collegata a fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico. Si pensi al caso di un soggetto che viene ripreso nel corso di un corteo o di un comizio politico. L’importante, in questi casi, è che il soggetto ritratto non sia l’effettivo soggetto dello scatto ma un semplice elemento di contorno, come tale ineliminabile rispetto al contesto.
Il ritratto non può tuttavia essere esposto o messo in commercio, quando l’esposizione o messa in commercio rechi pregiudizio all’onore, alla reputazione o anche al decoro nella persona ritratta.
Quando la pubblicazione dell’immagine non si può fare
Da quanto abbiamo appena detto si può dire che la pubblicazione di una immagine altrui è sempre vietata quando:
- il soggetto ritratto non ha fornito il proprio consenso;
- tale soggetto non è, allo stesso tempo, un personaggio pubblico o comunque famoso;
- tale soggetto non si trovi nel corso di un avvenimento o di una cerimonia pubblica.
La presenza invece di uno solo di questi elementi rende lecita la pubblicazione del volto altrui.
Attenzione però: come anticipato, tale pubblicazione non deve ledere l’onore della persona ritratta. Diversamente si potrebbe commettere il reato di diffamazione.
A riguardo è interessante ricordare come una sentenza della Cassazione [1] abbia ritenuto sussistente la responsabilità, in capo a una casa discografica, per aver girato un video di una nota star del pop all’interno del quale, seppur sullo sfondo, appariva un uomo con la propria amante. Il fatto che i due personaggi fossero riconoscibili ha fatto scattare l’immediato risarcimento del danno.
Pubblicare l’immagine altrui senza consenso: risarcimento del danno
Possiamo sicuramente dire che pubblicare l’immagine altrui è un illecito civile che configura il diritto della vittima a richiedere un risarcimento del danno. Il risarcimento è commisurato al danno che va dimostrato. Il danno, in altri termini, non è implicito nel fatto stesso di aver commesso un illecito.
Tanto più si darà prova del danno, tanto maggiore sarà il risarcimento.
Elementi che possono far ritenere sussistente il danno sono:
- la conoscenza della pubblicazione e gli effetti che essa ha avuto sulla reputazione della vittima;
- le conseguenze psicologiche sulla vittima determinate dalla lesione della propria privacy;
- la durata della pubblicazione;
- il ruolo, la professione o la notorietà della persona ritratta;
- le conseguenze derivanti dalla pubblicazione illegittima.
Per evitare problemi legali bisognerebbe sempre avere la cura di oscurare i volti dei presenti o comunque di renderli non riconoscibili. È infatti illecito pubblicare un’immagine che ritrae una persona non famosa anche in una porzione piccola della foto (ripresa da lontano) ma con il volto riconoscibile (conta la dimensione logica, non la dimensione fisica).
Pubblicare l’immagine altrui senza consenso è reato?
Una volta assodato che la pubblicazione dell’immagine altrui dà diritto al risarcimento vediamo se la vittima può anche denunciare il colpevole. Circa la possibilità di una querela, bisogna innanzitutto verificare quale norma penale viene violata. In questo caso si tratta dell’articolo 167 del codice della privacy che prevede il reato di illecito trattamento di dati personali tramite internet. In base a tale norma, chiunque pubblica una foto altrui su internet al fine di trarre per sé o per altri profitto ovvero di arrecare danno all’interessato, è punito con la reclusione da 6 mesi a 1 anno e 6 mesi. Proprio la sussistenza di tali condizioni fa sì che la pubblicazione di foto altrui su internet non sia sempre reato.
Come visto, la condizione per aversi reato e quindi sporgere la querela, è che chi agisce sia mosso da uno dei due seguenti scopi:
- un profitto per chi pubblica (si pensi alla ripresa di uno spot);
- oppure un danno per la vittima.
Quindi il semplice fatto di scattarsi un selfie dinanzi a un panorama e poi pubblicarlo su Instagram o su qualsiasi altro social network o comunque su internet senza aver chiesto il consenso a tutte le persone ivi presenti e riconoscibili costituisce sì un illecito, ma solo civile. Non c’è infatti reato perché manca sia il fine di lucro che la volontà di danneggiare gli altri. Quindi le persone ritratte possono chiedere soltanto il risarcimento del danno.
Viceversa, nell’esempio di chi giri una pubblicità per una televisione, essendoci il profitto, si commette reato. Nel caso di una persona che riprende due amanti che si baciano e poi diffonde il video commette reato perché c’è l’intenzione di procurare un danno.
Quando diffondere l’immagine su Whatsapp senza consenso è reato
Da quanto abbiamo appena detto, la semplice diffusione di immagini su Whatsapp senza consenso non è reato. Lo diventa quando c’è lo scopo di un profitto o di danneggiare la vittima. In tal caso infatti scatta il reato di illecito trattamento di dati personali tramite internet. In più si può anche configurare il reato di diffamazione quando la pubblicazione illecita dell’immagine o del video – al di là delle intenzioni del colpevole – offende la reputazione di chi vi è ritratto. In tal caso si rischia la reclusione da 6 mesi a 3 anni o della multa non inferiore a 516 euro.
Se poi si tratta di una immagine intima, scattata a seguito di un precedente consenso ricevuto dal soggetto ritratto ma poi diffuso senza la sua autorizzazione, si parla del reato di revenge porn.
Linda D. Musica dell’anima intervista escusiva su sfogliare news

casa discografica del brano Bye bye Smilax publishing
Tra ricordi d’infanzia e riflessioni su quanto sia importante riuscire a esprimere sé stesse attraverso la musica, LINDA d cantautrice romana ci racconta a cuore aperto di sé. Ha sempre amato le cause che sostiene, in particolare il suo impegno nell’aiutare le donne ad avere maggiore consapevolezza di sé stesse, ma alla domanda cos’è l’amore questo dannato ci risponde cosi: “il viaggio della vita è importantissimo, perché’ ci sono tantissime sfaccettature dell’amore, come i sentimenti, per gli altri ma prima di tutto per me stessa” Il successo di LINDA arriva ovunque in Italia e nel mondo, ha collaborato con artisti internazionali tra cui Lee John (Imagination), Amber Dirks (SisterSledge), Kurtis Blow, Damian Wild, Mj White e Michael Bolton. Sempre nel 2009 vince il premio “Alex Baroni” con il brano “Se io fossi” e pubblica il suo primo album con lo stesso titolo. Nel 2012 si esibisce al “Palafiori di Sanremo”, con il brano “La Scelta” scritto da Gatto Panceri, ricevendo il premio della critica “Rea Radio e Tv”. Ma la sua anima ribelle la porta ogni volta a svanire dall’orizzonte sempre in cerca di sé stessa semplice e complessa LINDA è una donna autentica fatta di sani principi la sua bellezza è un paradigma indefinito tra spazio e tempo. Non è facile definire le sue qualità di artista e di donna anche perché farlo sarebbe riduttivo … ecco come LINDA D si racconta a noi di sfogliare news.
autore Enzo Rossi
Come mai hai scritto questa bellissima canzone “ANIMA ROTTA”?
Anima rotta non l’ho scritta io, ma l’ho interpretata!! ho accettato di cantare questo brano, perché’ tocca un tema molto attuale ed importante in più l’ho sentita molto vicina a me perché’ anch’io personalmente in famiglia ho subito violenza domestica, da piccolina vedevo mio padre picchiare mia Madre, e questo mi ha scosso molto… in questa canzone scritta dal bravissimo Francesco Ciccotti ho voluto dare voce a tutte queste donne che purtroppo per paura non riescono a darla… Questo brano mi ha dato molte soddisfazioni…
Quale metafora viene usata nelle tue canzoni?
Io ho sempre la positività, la forza e l’energia che tutti i giorni dobbiamo riuscire a tirar fuori, e ne abbiamo tantissima ma non riusciamo a tirarla fuori
Che rapporto hai con l’amore?
il viaggio della vita è importantissimo, perché’ ci sono tantissime sfaccettature dell’amore, per me è indispensabile il sentimento, per gli altri ma prima di tutto per me stessa.
Oltre la musica cosa accade nella tua vita privata?
La mia vita oltre la musica che veramente mi impegna tantissimo, è contornata da tante cose bellissime, intanto ho un figlio e penso che sia la cosa più bella che può desiderare una donna, e diciamo che ormai è grande e non mi da più tanto da fare … poi ho 5 bellissimi cagnolini che sono anche loro la mia grande gioia. amo gli animali !!!!! loro sono speciali, e non parlo del cane ogni essere vivente ha un cuore e un’anima loro vanno rispettati e amati. Pensate ho adottato una pecorella dal nome fiocco, per me è stata l’amore della mia vita lei era veramente speciale!!! è stata uccisa, e per me è stato un grande dolore. per l’amore che ho nei confronti degli animali sono vegetariana
Cosa rappresentata per te questo ultimo singolo?
Rivoluzione del mio io!!! Ho voluto dare una sterzatine da un paio di anni per provare nuove sinergie nella musica, Bye bye è un amore confuso quasi impossibile dalle mille ragioni e non, un giorno ho deciso di mollare tutto e andare, partire per vivere l’essenza di essere libera da ogni legame nella speranza e con l’intento di incontrare nuove persone fare nuove esperienze ma soprattutto viversi a pieno il suo momento tra sorrisi e far in modo di crearsi attimi indimenticabili come se fosse una vacanza senza fine.
Quanta follia e quanta normalità c’è bisogno per essere artisti?
Guarda di normalità in me ce né poca… anche perché’ più anarchica di me penso non esista. ho affrontato questa mia passione con tanto amore, follia e un pizzico di normalità tutte queste componenti mi hanno dato forza per scrivere, cantare, essere pazza sul palco, cantare con una spalla rotta, con la febbre. be’ penso che questo sia già follia per essere una artista.
Come hai scoperto questa passione?
Sin da piccolina In punta di piedi ho iniziato a scrivere le mie emozioni e mano a mano sono diventate canzoni, la mia timidezza devo dire ha cercato un foglio per poterle appuntare, ora sono riuscita a tirarle fuori anche attraverso la mia voce… perché’ per me cantare è come essere un uccello che non ha limiti che va dove vuole, e vede la vita per la sua completezza.
Cosa deve fare un artista per essere considerato tale?
Essere umile, lavorare tanto, diciamo che io ho fatto una scelta la gavetta!!! diciamo la strada più lunga, più faticosa ma quella che mi sta’ dando tante soddisfazione. voglio con l’amore della musica scalare questa montagna arrivare in cima e posizionare un L…
Cosa rappresenta per te ‘Scrivere ’?
Concentrazione sulle azioni, sulle emozioni, sulle gioie e suoi dolori, esternare l’imput che al momento mi passa attraverso il corpo e mi lascia un segnale. guardando le cose da un’altra prospettiva cercando di capire un momento che mi dia l’ispirazione.
casa discografica del brano Bye bye Smilax publishing
Sanremo, al Casinò torna “Pole Dance Show”
La Pole Dance Alyce volteggerà come una farfalla capace di sollevarsi da terra, sfidando le leggi della gravità, interpretando le tante figure artistiche che si possono creare intorno al palo
Sanremo. Un bel regalo di Natale del Casinò per i suoi clienti. Lo spettacolo Pole Dance Show ha divertito, meravigliato e “fatto volare” il pubblico in sala De Santis sabato scorso, 14 dicembre. Gli auguri di buone festività sono arrivati dalle ballerine del “Corpo di ballo “Gran Casinò Sanremo” nei loro caratteristici costumi natalizi, dai “voli acrobatici” di Alyce e dalla musica del Dj Alessio Berti. Un successo che si ripeterà sabato 21 dicembre alle 21.30 sempre ad ingresso gratuito.
Show coinvolgente ed emozionante, pensato per la clientela del Casinò di Sanremo e per i tanti estimatori di questo genere di danza acrobatica presenta un mixer di grazia, flessibilità e forza fisica per sfidare le leggi della gravità attraverso un palo, quasi una disciplina atletica che diventa spettacolo. La nuova proposta d’intrattenimento d’autore per il periodo natalizio, uno scenografico evento di musica e ballo per la prima volta in sala De Santis, dedicato a tutti gli appassionati di musica e di questa disciplina, torna in scena sabato 21 dicembre dalle 21.30.
La Pole Dance Alyce volteggerà come una farfalla capace di sollevarsi da terra, sfidando le leggi della gravità, interpretando le tante figure artistiche che si possono creare intorno al palo. Il corpo di ballo “Gran Casinò Sanremo” si scatenerà nel repertorio musicale dedicato alla musica anni 70, 80 e 90, nazionale ed internazionale, accuratamente scelta dal DJ Alessio Berti.
Pole dance Show arricchisce il calendario eventi della città di Sanremo, dove il leitmotiv è la musica, “aspettando” la settantesima edizione del Festival della Canzone italiana. L’ingresso a Pole Dance Show è gratuito come l’open beverage per tutti i clienti. Si può accedere alla sala De Santis, al primo piano della Casa da Gioco, previa registrazione.
fonte: https://www.riviera24.it/2019/12/sanremo-al-casino-torna-pole-dance-show-612460/
Intervista alla fotomodella balleria Linda Roscini: Una vita tutta di un fiato…
COM’E’ LA TUA VITA QUOTIDIANA FUORI DALLO SPORT?
Il mio tempo fuori dallo sport è davvero limitato, al di là di praticarlo come lavoro, lo pratico anche come hobby. In generale comunque sono una grande appassionata di anime e manga giapponesi, mi piace guardarli e disegnarli, adoro anche viaggiare, leggere fantasy, narrativa e saggistica. Ovviamente quando posso amo trascorrere il tempo con gli amici, fare festa e andare ai party.

OGGI GUARDANDOTI ALLO SPECCHIO COME TI DEFINISCI?
Non mi piacciono le definizioni, ogni persona è un divenire, quindi se penso a me stessa mi viene in mente una cosa che mi dice sempre il mio papà, un diamante allo stato grezzo, che con il passare del tempo continua a raffinarsi.
CI RACCONTI TUTTO DALL’INIZIO, COME TI SEI AVVICINATA A QUESTA DANZA?
Lunga da raccontare, ho sempre fatto sport ma a danzare ho iniziato a 15/16 anni orientativamente. Per caso mi trovavo ad un diciottesimo dove ero stata invitata, la festa era della cugina di una mia amica con cui facevo pallavolo. A questa festa ad un certo punto quando è partita la musica, tra tutti gli invitati, un gruppetto di scapestrati ha iniziano a danzare improvvisando. Ballavano breaking e altri stili dell’hip hop, sono rimasta a guardarli tutta la sera e la cosa mi ha così tanto incuriosita che ho chiesto informazioni per iniziare anche io a praticarlo, da lì non mi sono mai più fermata.
TI SENTI BELLA?
Eh, diciamo a giorni alterni. Credo la domanda sia stata formulata bene, ti senti bella? Il mio vedermi o meno bella è qualcosa legato al mio sentire, quindi legato allo stato emotivo in cui mi trovo. Possediamo un’immagine fisica, ma ogni giorno le sensazioni cambiano, posso dire che razionalmente so di essere una ragazza più o meno bella secondo gli standard odierni, ma la percezione di me stessa non è mai uguale.
COSA SIGNIFICA PER TE ESSERE BELLA?
Anche questa bella domanda, ci si potrebbe fare un dibattito filosofico. Non saprei definire la bellezza, l’unica cosa che posso dire con certezza è che per me la bellezza è un concetto dinamico, un qualcosa che non si può cristallizzare.
QUALI SONO LE TUE ASPIRAZIONI FUTURE?
Vivo la vita un po’ come un videogioco, superi un livello e poi ti aspetta il successivo. So di certo che farò di tutto per continuare a far si che la danza e ciò che le gira intorno possano continuare ad essere il mio lavoro, e nel tempo aumentare la qualità di questo lavoro. Di certo si cerca di arrivare sempre più in alto, sono recettiva alle varie opportunità che la vita avrà da offrirmi.
CI SONO MOMENTI SCORAGGIANTI IN CUI STAVI PER MOLLARE TUTTO?
Tipo sempre? Molto spesso, in molti momenti, stiamo parlando di un mestiere che in Italia non viene riconosciuto come lavoro, di un mestiere dove non ci sono né tutele né garanzie, di un mestiere dove ci mangiano pochi sulle spalle di molti, dove devi spendere per guadagnare e non sempre c’è meritocrazia. Ma allo stesso tempo l’idea di stare ferma, chiudermi in un ufficio, trovarmi un lavoro “sicuro” e stabile mi fa tremare il cuore e mancare l’aria alla gola. È difficile, ma credo fortemente nel fatto che le persone hanno delle vocazioni, io non riesco a stare ferma e di certo non intendo starci.
E’ NECESSARIO INTEGRARE LA DANZA CON QUALCHE ATTIVITA’ TIPO LA CORSA E LA PALESTRA?
Oltre a ballare e insegnare danza, sono una dottoressa di Scienze Motorie, e nella mia visione, integrare la danza con potenziamento muscolare è fondamentale per evitare infortuni e altre complicazioni.
Intervista a Carlotta Tempestini, attrice, fotomodella, Pole Dancer : Ecco chi è il fantasma nel cielo

Com’ è la tua vita quotidiana fuori dallo sport?
Nella mia vita quotidiana mi piace fare cose tranquille, quando non ho allenamenti o spettacoli uso il mio tempo libero per rilassarmi, ricaricare il mio corpo,stare con la mia famiglia e gli amici più cari.Non mi piace stancarmi al di fuori degli allenamenti… Nella vita di tutti i giorni poso spesso per fotografi come secondo lavoro, poi devo occuparmi dei costumi per i miei spettacoli e di ripassare le coreografie… di tempo libero mi rimane poco. Comunque la pole per me non è uno sport .. ma un elemento artistico che aggiungo ai miei
show

Oggi guardandoti allo specchio come ti definisci?
una giovane donna… con un corpo tonico modellato dall’ attività fisica, a mio agio col mio corpo del quale
non cambierei nulla, non perché sia perfetto ma a me va bene così
Ci racconti tutto dall’ inizio come ti sei avvicinata a questo sport?
Ho iniziato con danza classica e moderna poi ho aggiunto tessuti aerei. Tre anni fa il mio insegnante di aerea portò me e altri ragazzi a Italia s got talent e lì ho conosciuto un’ istruttrice che mi ha invitata a provare e ha detto che sono portata e dovevo assolutamente iniziare
Tu ti senti bella?
sinceramente sì.. mi sento bella e anche molto fortunata per ciò che la vita mi ha dato. col passare degli anni ho imparato a apprezzarmi sempre di più e a ignorare chi magari mi dice che sembro ingrassata, non ho le tette o altro… quando le critiche sanno d’ invidia poi valgono quasi più dei
complimenti
Carlotta Tempestini
Cosa significa per te essere bella?
la bellezza è soggettiva.. ognuna ha il suo punto di forza… tutto sta nel trovarlo e valorizzarlo. molto importante secondo me è avere una bella postura. Per quanto riguarda la linea a me non piacciono ragazze troppo magre ma giuste. Comunque tutte possono essere belle magari anche una ragazza in carne, per esempio può avere uno sguardo magnetico e occhi stupendi che un’ altra non ha.
Quali sono le tue aspirazioni future?
Mi piacerebbe avere un agente che mi organizzi ancora più trasferte all’estero di adesso. sono già stata in varie parti di Europa con la tribute ufficiale italiana di Katy Perry in cui lavoro come ballerina ma mi piacerebbe andare anche fuori dall’ Europa
poi mi piacerebbe avere qualche esperienza valida di recitazione, magari interpretando una ballerina o una poler. Poi adoro fare i video musicali ne ho già fatti alcuni e mi piacerebbe farne altri

Ci sono stati momenti scoraggianti in cui stavi per mollare tutto?
a volte sembra tutto difficile… ci sono persone che mi hanno ingaggiata per qualcosa e poi era una truffa, ci sono persone che mi consigliano di smettere perché così ho troppo poco tempo lobero, chi critica il mio stile e chi ce la mette tutta per farmi sentire inferiore. La soluzione è mettere da parte cose o persone negative come se non esistessero. Mi è successo anche di fare un’ esibizione non perfetta come avrei voluto… L’ importante è capire l ‘ errore e mai mollare. Le cose da mollare sono i lavori che non danno soddisfazione e le persone negative. Per quanto riguarda la pole nello specifico sono 3 anni che la pratico e non ho mai pensato di mollarla e non l’ ho mai vissuta come una competizione di campionati mondiali, la uso solo come aggiunta nei miei spettacoli…forse farò dei campionati più avanti ma per ora faccio
solamente la show girl.
E’ necessario integrare la pole con qualche altra attività tipo la corsa o la palestra?
La corsa secondo me assolutamente no… la corsa serve a bruciare calorie… per la pole ci interessa aumentare forza muscolare e flessibilità… quindi sì alla palestra anche se io personalmente preferisco addominali glutei e flessioni a corpo libero. Gli esercizi di flessibilità per spaccate e schiena sono fondamentali per fare belle figure. Sarebbe da integrare danza per la grazia e le linee
Quali sono le ragioni per cui una donna dovrebbe avvicinarsi alla pole dance?
Dipende… ci sono più possibilità. dipende dall’ obiettivo che hanno le donne in questione. Per esempio ginnaste che vogliono fare campionati, artiste ballerine come me che vogliono ampliare i loro show con qualcosa in più, o semplicemente donne che vogliono tenersi in forma divertendosi e facendo amicizia. Ma attenzione perché non è un’ attività solo da donne, ci sono anche molti uomini che la praticano.
Sul piano fisico in particolare quali sono i maggiori benefici?
Tonicità, definizione muscolare, resistenza alla fatica, aumento della forza.
Un consiglio a chi vuole iniziare?
all ‘ inizio non è facile perché serve molta forza nelle braccia.. il consiglio è non arrendetevi perché a nessuno riesce subito. Altra cosa.. il palo è super scivoloso, cercate di andare a lezione con la pelle pulita e
asciutta, pulite il palo con alcool prima dell’utilizzo e scegliete un buon grip.
Se venite dalla danza e magari siete molto flessibili vi consiglio lezioni private perché in questo modo imparerete più in fretta e potrete provare prima le figure avanzate.
Pole dance: cos’è e quali sono i benefici
port intenso e completo che permette di bruciare calorie e tonificare tutto il corpo, la pole dance sta diventando un’attività sempre più amata dalle donne. Scopri qui di cosa si tratta e i suoi benefici
La pole dance è un mix di ginnastica e danza con la pertica, da non confondere con la lap dance, altra attività che prevede l’uso di un palo ma non è sportiva, bensì ludica di intrattenimento e praticata negli strip club.
La pole dance si basa sull’esecuzione di figure acrobatiche, che richiedono notevoli doti di forza, scioltezza, coordinazione, agilità, flessibilità e resistenza.
Divenuta vero e proprio sport, la pole dance ha visto il primo Campionato Italiano svolgersi a Roma nel 2010, promosso dalla Federazione Italiana di Pole Dance, mentre il primo Campionato Mondiale si è svolto nel 2005 ad Amsterdam.
Pole dance: le origini
Secondo fonti storiche la pole dance si è sviluppata nel Nord America durante gli anni della depressione del 1920. I circensi sembra che utilizzassero i pali dei tendoni per svolgere vere e proprie performance durante gli spettacoli itineranti.
Altre fonti indicano invece la pole dance come sport che deriva direttamente dalla Mallakhamb, una pratica che utilizza una pertica di legno sulla quale si esibivano solitamente degli uomini, che nasce nel dodicesimo secolo in India.
La pole dance incominciò poi gradualmente ad evolversi passando da spettacolo itinerante ad appuntamento fisso nei bar intorno agli anni ’50, in contemporanea al Burlesque.
Pole dance: gli strumenti
Per praticare la pole dance serve solo ed esclusivamente un palo. Ma non tutti sono uguali. Le dimensioni del palo – che influenzano le esecuzioni – variano da diametro di 50mm, ai più piccoli di 38mm.
I materiali principalmente utilizzati per i pali sono l’acciaio inossidabile, l’acciaio cromato per elettrolisi o le barre a sezione tonda in ottone.
Le diverse finiture superficiali del materiale hanno singolari proprietà di presa: l’acciaio lucido è uno dei materiali più scivolosi tra quelli elencati dunque idoneo per figure che richiedono meno grip (ancoraggio), e permette una danza più veloce, più fluida, mentre i pali di ottone forniscono più attrito, consentendo una tenuta delle mani e delle altre parti del corpo più salda che permette la realizzazione di una danza lenta e sinuosa o improvvisi bloccaggi per serraggio delle gambe o braccia in fase di discesa veloce.
Pole dance: i benefici
La pole dance è uno sport intenso e completo – oltre che divertente – che richiede impegno, dedizione e la giusta preparazione fisica per incrementare forza, resistenza, flessibilità e coordinazione.
Tutto ciò consente di bruciare calorie e al tempo stesso di tonificare tutto il corpo. Già nei primi tre mesi di allenamento si potranno notare i primi risultati: le spalle si modellano, la schiena e le braccia si rassodano, il punto vita si assottiglia, gambe e glutei si scolpiscono e contemporaneamente diventano più forti e resistenti.
Se la pratica ti incuriosisce e vuoi iniziare non ti resta che prendere una borsa, metterci dentro una coulotte e una canottiera e cercare la scuola più vicina per provare una lezione. Complice il boom avuto in questi anni, non faticherai a trovare una struttura seria in cui metterti alla prova.
Kel Sek “Dark Matter” a winning idea
A few words to define this amazing idea, everything comes from a great passion, from the soul … an original name like Dark Matter, a project that makes you talk about, then we hear the words of Kel Sek
What’s your story?
I’m Kel, a Detroit, Michigan based poler. I’ve been pole dancing for four years this month. I’ve always wanted to dance, but never really had a means to, until I was introduced to this industry.
How did you get the idea for Dark Matter?
Oddly enough, I was working with Lux ATL during her “Big Sister Badassery” Program. I think it only happened one time, with myself and two other people. The program included private coaching from Lux herself. I went in with the premise that I wanted to make traveling and teaching pole dancing a full time job, where I can earn all of my income, and spend my workday creating concepts. I had NO idea what I would do, or how I would do it, so Lux and I spent a lot of time going over what I was passionate about, what my ideas were, and how to cultivate them so other people would appreciate them also.
Dark Matter came about because I am really good at the emotional side of performance and projection. A lot of people have expressed that they have difficulty in this area, and so I decided to roll with that need. The workshop stems from my ability, as well as my fascination and quite literal obsession with mental health. I was diagnosed with PTSD and an Anxiety Disorder when I turned 19 from growing up… and the difficult things I’ve faced are almost exclusively what I lean into and create from.
I wanted to give everyone the opportunity to lean into what’s made them, and make very unique performances that everyone could feel. Dark Matter comes from the want for these things.
What can students take away from Dark Matter?
Dark Matter is a concentrated and ideal space to lean in. Like, way in. Most days people don’t even take a single moment to process their lives, or to consider how they really feel. Now multiply this momentary exercise by an hour and a half and combine it with something you’re already passionate about.
I think the pole world is ready for the space to feel. Artists do not create out of joy rather, I think art is created out of discontent – a large principle that Dark Matter interrogates—that the things that have caused them pain, caused an artist to grow, to change, to move are what really compel them to stay in this industry and learn and create. Dark Matter will give students a great space to work through a matter of discontent and put it into their dancing in their own unique way. Students will have a solid leg to stand on when creating their next piece, or feeling through a space that can offer a lot of personal growth.
How did you find Pole Good Magazine?
Pole Good was suggested to me on Facebook. I saw that they were a new Pole Dancing Magazine – and I really think we need more of those. It’s missing from the industry. I think it’s great to have a better means to communicate information outside of Social Media and website landing pages. I was eager to make myself available for content, if they wanted. Lucky for me, they did!
You can contact Kel or follow her:
Instagram/kelkpole
Facebook/kelkpole
www.kelkpole.com
Xenia Black : Pole Dance from London
Oggi intervistiamo Xenia Black Pole Dancer Nata in Sicilia ma la sua vita è altrove. Tutto parte da un lungo viaggio esplorativo, da una ricerca interiore, un esasperato tentativo di riconciliazione con l’io più profondo, parliamo di una persona che diventa ben presto personaggio, provocante, ma dotata di intelligenza raffina, ed ecco la sua intervista che si racconta e ci racconta.
Parlaci dell’inizio della tua carriera.
Una volta fortificato il corpo, non ho perso tempo nel realizzare video amatoriali nella mia vecchia stanza berlinese, mentre danzo su varie tracce musicali che più mi emozionano. Sul web hanno subito riscosso successo e alcuni artisti mi hanno contattata per essere parte dei loro progetti musicali o a performare ai loro eventi. Due anni fà è iniziato un climax di collaborazioni.
Riconoscimenti professionali, esempio attestati
Dopo varie esibizioni in varie città europee, dò vita al mio primo vero spettacolo d’arte che presento al Pole Art Croatia edizione 2017, tenutosi in un grande teatro. Lo show è stato molto intenso per via della trance agonistica sulle note di Diamanda Galas e il mio estremo dipinto proiettato sul grande schermo dietro di me, ha enfatizzato il sentimento viscerali miei e del pubblico. Di fronte a una giuria di leggende della pole dance com Marione Crampe, Nadia Sharif, Josh Taylor, Daria Chebotova, mi sono classificata terza.
Com’è la tua vita fuori dallo sport.
Sono molto produttiva e cerco di utilizzare il tempo in ciò che possa giovare al mio spirito, barcamenandomi in lavori e collaborazioni con vari artisti, i cui frutti sono spesso avvincenti, persino le conseguenziali affezioni umane. Trascorro tante ore a dipingere, ballare, leggere, scrivere, cucinare e non per ultimo, dedicare del tempo a chi amo e impreziosisce la mia vita.
Sei una sognatrice?
Da sempre vivo nel mio favoloso mondo, cercando si trasformare i grandi sogni in realtà e allontanando quest’ultima da standard sociali che abborro. Per quelle come me è difficile invecchiare e scoraggiarsi. Quello che mi aiuta a non perdere quest’attitudine è la forte positività nel credere i miei desideri realizzabili e continuare ad osare tutte le volte, eludendo rimpianti e rimorsi.
Ci racconti tutto dall’inizio come ti sei avvicinata a questo sport
A sei anni mi approccio alla danza classica, poi crescendo sfogo la voglia di muovermii sul dancefloor di vari festival e clubs, fino a che tre anni fà sopro sul web un video di una delle più rinomate pole dancers, JenyneButterfly, che mi inchioda allo schermo per la spettacolarità delle movenze. Mi immedesimo nell’immediato, mentre una voce dentro mi esorta a cominciare l’avventura della pole dance, di cui sono diventata dipendente il giorno dopo, grazie alla prima lezione al Soul Flight studio di Berlino. Ossessionata dalla sfida, ho iniziato a crederci con tutta me stessa, tendendo fisso l’obiettivo e calzando le punte da ballet anche sul palo.
Oggi guardandoti allo specchio come ti definisci?
Vedo una persona determinata, ambiziosa, che ascolta il pulsare dei propri battiti e la propria saggezza senza lasciarsi condizionare dal mondo circostante e che è riuscita con le proprie capacità e intraprendenza a dare un’elettrizzante forma alla propria vita. Selvaggia, esplosiva e con gli occhi colmi di lacrime.
Hai un motto?
Una rivisitazione dell’originale.: “Chi si accontenta non gode”, “Vivi e lascia vivere”, “Impossible is nothing”.
Quali sono le tue aspirazioni future.
Vorrei continuare a competere agli eventi internazionali, così da poter mantenere la mia adrenalina sempre viva ed affermare il mio nome, per poter poi organizzare workshops nel mondo e con la scusa, visitarlo tutto. In generale, essere felice non facendo quello che non mi và. Spero di essere sorpresa da splendide opportunità lungo il mio sentiero.
Ci sono stati momenti scoraggianti in cui stavi per mollare tutto.
Non ho mai pensato solo un attimo di mollare, anzi ho accelerato i tempi perché mi rimproveravo di non averlo scoperto prima l’infinito mondo che si nasconde dietro la pole dance. Le sfide mi sono sempre piaciute e di solito vada fino in fondo, costi quel che costi.
Sul piano fisico in particolare quali sono i maggiori benefici.
Ho sempre avuto un fisico molto tonico, proporzionato e la pole dance mi ha reso più delineata e muscolosa, così da stupire soprattutto i miei amici maschi. Gli addominali diventano una tavola da surf e le braccia da culturista, ma in me non è così evidente. Grazie a questa disciplina non solo puoi godere di buona salute, se non cadi, ma impari a sviluppare l’equilibrio, affrontare la vertigine e fluttuare nello spazio a testa in giù, sfidando le leggi della gravità.
È necessario integrare la pole con qualche altra attività tipo la corsa o la palestra.
C’è chi si avvale di altri strumenti per diventare più forte ma io ho sempre preferito allenarmi solo con il palo, che trovo già abbastanza completo per raggiungere lo scopo. Servono tante dosi di pazienza e buona volontà per allenarsi spesso.
Un consiglio a chi vuole iniziare.
Se il desiderio è quello di riuscire nell’intento, consiglio di non demordere davanti a dolori, testate, ematomi, paure iniziali, ma di seguire con tenacia un percorso che gradualmente porterebbe al raggiungimento degli obiettivi, perchè gli sforzi sono sempre ripagati. Pole dance è solerzia, costanza, passione e nel mio caso, vera devozione.
Citas de Autor – Manuel Coggiola-
“Cuando te sientas cansado y pienses que ya no puedes continuar, toma un respiro y recuerda el motivo por el que comenzaste y lo que significa para vos hacer lo que haces …”
Manuel Coggiola, Argentina
CREDIT PHOTO: Malena Altamirano